Tour in pullman dei Borghi storici della Val Mivola
Intera giornata
Luogo: FERMATA AUTOBUS STORICO E TURISTICO
GRATUITI
Visitare la Val Mivola significa ammirare tutta una serie di splendidi borghi racchiusi entro
mura di impronta medievale ben conservate, scoprire bellissimi castelli, godere di un paesaggio
straordinario.
Ogni escursione è gratuita (salvo l’ingresso a pagamento di alcuni musei) ed ha una capienza
massima di 25 persone
Per prenotare la tua escursione scrivi una mail a info@valmivola.com entro il 10 aprile 2025. In caso di
disponibilità di posti le iscrizioni saranno anche possibili nel “Banco Accoglienza” presso Moto
Experience 12/13 aprile – Antica Fabbrica di Laterizi Via Fornace 8A – Serra De Conti.
Sabato 12 Aprile
Ore 9.30
Barbara, borgo di origine due-trecentesca, ampliato nel Cinquecento. Il
castello di Barbara fu conteso dai Guelfi e dai Ghibellini per la sua inviolabilità. La
struttura si presenta circondata da una cinta muraria esagonale muraglia con scarpa, munita di
quattro fortificazioni d’angolo culminante in un imponente mastio sopraelevato. La visita si
snoda tra i torrioni del Castello e le sue chiese, spicca la Chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta, edificata nel 1787 per volere del cardinale Giovanni Francesco Albani costituisce un
pregevole scrigno d’arte in cui spiccano una copia della Natività del
Correggio già attribuita al Domenichino, un San Sebastiano di Paolo Gismondi,
l’Assunzione di Giovanni Pirri, una Madonna e Santi del
Pomarancio e il Cristo alla Colonna di Francesco Trevisani. Nei locali
sottostanti del museo civico parrocchiale è esposta la pregevole statua in legno di raffigurante
Santa Barbara, attribuibile agli ultimi decenni del ‘400. L’opera potrebbe essere legata alla
committenza di Silvestro di Giovanni quale ex voto in seguito all’assedio posto al castello
negli anni 1460-1461 dalle artiglierie di Sigismondo Malatesta signore di Rimini.
Ore 11.30
Piticchio, è un borgo medievale a 400 m sul livello del mare, uno degli
splendidi castelli di Arcevia con la cinta muraria intatta che custodisce un
autentico gioiello: il piccolo teatro privato fatto costruire nel 1849 dal Conte Giovanni
Battista Carletti Giampieri in stile neoclassico. Nonostante le ridotte dimensioni questo
teatrino nobiliare conserva lo stesso impatto scenico dei teatri più grandi. Imperdibile una
visita al Museogiocando uno
splendido museo dedicato al modellismo ed al giocattolo d’epoca con circa 5000 giocattoli
d’epoca: modellini di treni e ferrovie in miniatura, modellini d’auto, bambole, soldatini.
Da segnalare sette grandi plastici ferroviari di varie epoche perfettamente funzionanti, su uno
dei quali corrono autentici treni degli anni Trenta e del secolo scorso.
Ore 15.00
Ostra Vetere, anticamente denominata Montenovo, è un suggestivo borgo stretto
tra mura medievali tre-quattrocentesche lungo le quali si aprono tre porte.
All’interno della cinta muraria si conservano chiese, prestigiose dimore in cui l’impianto
urbanistico a terrazze, collegate da vicoli e scalinate, è dominato dalle guglie della Chiesa di Santa
Maria di Piazza, gioiello del neogotico. Palazzo Marulli è la sede del polo museale
“Terre di Montenovo” che accoglie opere del periodo dal Quattrocento al Settecento.
Di grande interesse la coppia di formelle in terracotta policroma, rari esemplari di una
tipologia di maioliche, di carattere devozionale. Queste targhe raffiguranti la Natività e il
Compianto, risultano essere un raro e prezioso esempio di “plastica maiolicata” tardo
quattrocentesca.
Ore 17.00
La Città di Trecastelli è una nuova realtà nata il primo gennaio 2014 dalla
fusione dei Comuni di Ripe, Castel Colonna e
Monterado che conta circa ottomila abitanti e si avvalora dell’identità storico
culturale dei comuni da cui trae le sue origini.
Visita al piccolo Castel Colonna, nome dedicato a Vittoria Colonna, sposa di Carlo Malatesta,
signore di Pesaro e di Fossombrone. La torre malatestiana, situata all’interno del castello, è
il monumento più importante e rappresentativo: sotto l’arco, nel lato destro, è presente la
targa in marmo con l’epigrafe dedicata a Vittoria Colonna. Si può passeggiare per il centro
storico medievale che serba pressoché inalterato l’aspetto originario, perfettamente conservato
e scandito da strade strette, piccole piazze e vicoli suggestivi. Prosecuzione al Museo di Nori
De Nobili a Ripe. Il Museo espone circa settanta opere della pittrice Eleonora “ Nori” De Nobili
( 1902-1968) che ripercorrono il suo percorso artistico e la sua tormentata esistenza. E’ uno
dei pochi musei al mondo interamente dedicata ad una figura femminile.
Domenica 13 Aprile
Ore 9.30
All’età medievale risale la lunga cinta muraria di Ostra, protetta da nove
torrioni, che custodisce il nucleo antico della città. Il borgo è impreziosito da una rete di
caratteristici vicoli che disegnano incantevoli angoli raccolti oppure si aprono in deliziose
piazzette. Cuore del paese è la suggestiva piazza dei Martiri: un salotto elegante, che nel
periodo estivo si offre come suggestivo palcoscenico all’aperto, per le numerose manifestazioni
culturali, spettacoli teatrali e, soprattutto, eventi musicali. L’antico teatro, inglobato
nell’area destra del Palazzo Comunale, risale al 1863. Il palcoscenico venne costruito
rigorosamente in legno d’abete secondo i dettami dell’acustica del senigalliese Cortesi, mentre
l’altro senigalliese Vincenzo Nini, dimorando per sei mesi consecutivi all’interno del teatro,
mise a punto un macchinario di scena composto da sette ruote di legno manovrabili da soffitto a
graticcia. Il complesso ed affascinante macchinario è tutt’ora funzionante e visitabile. Merita
una visita anche il Santuario “Madonna della Rosa” sorto a seguito di grazie di guarigioni
attribuite alle particolari virtù dell’acqua di un ruscello che scorreva accanto e che oggi è
raccolta in un pozzetto ai piedi dell’altare della Madonna e posta a disposizione in una
fontanina alla destra della cappella. Dopo quello di Loreto, esso è tra i santuari più insigni
delle Marche.
Ore 11.30
Il Borgo di Castelleone di Suasa si erge alla sommità di un piccolo colle ed è
circondato dalle mura medievali da cui è possibile ammirare la catena montuosa del
Catria e la valle del Cesano sino al mare Adriatico. Al centro si erge il palazzo Della
Rovere, magnifico esempio di architettura civile tardo rinascimentale, innalzato agli inizi del
XVI secolo dal marchese Ippolito Della Rovere. Sul lato sinistro del fiume Cesano insistono i
resti dell’Area Archeologica municipium
romano di Suasa, centro importante centro della Valle del Cesano.
Visibili al pubblico: l’antica via basolata, il foro commerciale, due aree sepolcrali, i resti
del poderoso anfiteatro (fine I sec. a.C.) e soprattutto la ricca abitazione patrizia detta
“domus dei Coiedii”, con i magnifici pavimenti a mosaico, e la cui utilizzazione parte dal I
sec. a.C. per arrivare al V sec. d.C. La visita al parco archeologico si completa con il Museo
della Città di Suasa collocato nel palazzo Livia della Rovere.
Ore 15.00
Senigallia, Città dalla storia millenaria è adagiata sul Mare Adriatico e offre
al visitatore molteplici occasioni di svago e divertimento assieme alla scoperta delle sue
innumerevoli bellezze architettoniche e artistiche. Tra i tanti luoghi di interesse merita una
visita lo straordinario Museo comunale di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”, aperto dal
1978, nell’affascinante complesso di Santa Maria delle Grazie, immerso nel verde delle colline
di Senigallia. Il museo, con i suoi duemila oggetti esposti, è un punto di riferimento
indispensabile per chiunque voglia conoscere la quotidianità di vita e di lavoro nelle campagne
marchigiane nella prima metà del Novecento. Il suggestivo chiostro rinascimentale di un’ala
dell’ex convento delle Grazie, costituisce il primo impatto con il Museo, organizzato poi in
trenta ambienti a tema che ripercorrono le tappe della vita contadina: frantoi, macchine per la
cernita dei grani, attrezzi per le riparazioni, cucina, telai, canapa e, nel seminterrato, una
grande cantina.
Al primo piano si coglie ancor meglio la genialità e la fatica dei contadini nella varietà dei
loro strumenti di lavoro. Qui con percorsi ben articolati gli oggetti documentano i grandi temi
del lavoro contadino: grano, vino, granoturco, barbabietola, quotidianità, il tutto accompagnato
da bellissime foto storiche di Mario Giacomelli e di Mario Carafòli. L’adiacente Chiesa e
Convento Santa Maria delle Grazie è un importante testimonianza dell’architettura rinascimentale
risale all’ultima decade del XV secolo e vede la partecipazione prima di Baccio Pontelli e poi
di Girolamo Genga due tra i maggiori architetti italiani di quella straordinaria stagione
artistica. All’interno erano conservati due capolavori del Rinascimento: “Madonna col Bambino e
Santi” del Perugino e la “Madonna di Senigallia”, di Piero della Francesca. La prima tavola a
tutt’oggi è esposta all’interno di Santa Maria delle Grazie, la seconda si trova nella Galleria
Nazionale delle Marche di Urbino.
Ore 17
Arroccato in posizione strategica tra la Marca di Ancona e lo Stato di Urbino, si può ammirare il
borgo di Corinaldo inserito tra i più belli borghi d’Italia, bandiera arancione
del Touring Club Italiano. Meritano una visita il teatro storico, la Civica Raccolta d’Arte
“Claudio Ridolfi” e la Sala del Costume e delle tradizioni popolari, ha il suo simbolo nelle
imponenti mura rimaste praticamente intatte dal 1400. Se ne può percorrere l’intera cerchia,
lunga 912 metri, con una suggestiva passeggiata. All’interno delle mura si sviluppa una
struttura urbana che ha conservato una omogeneità nei materiali e nell’architettura, chi avesse
l’occasione di salire su una delle numerose torri poste lungo le mura potrà osservare un
paesaggio straordinario, segnato dalla dolce campagna marchigiana, gli Appennini con i Monti
Azzurri in lontananza e l’agglomerato urbano racchiuso dalle possenti fortificazioni. Città
Natale di Maria Goretti venerata come santa e martire dalla Chiesa Cattolica che la canonizza il
24 giugno 1950. L’itinerario può iniziare dalla casa natale che sorge poco distante dal centro
storico, la piccola abitazione contadina conserva alcune memorie della Santa e della famiglia
Goretti. Nel centro storico si trova il Santuario Diocesano di Santa Maria Goretti dove,
sinistra dell’ingresso, sono presenti le spoglie mortali di Mamma Assunta deceduta a Corinaldo
nel 1954. Nell’altare centrale in marmo bianco di Carrara, vicino ad una scultura lignea
raffigurante Maria Goretti è posizionata un’urna in argento contenente l’osso del braccio della
Santa, braccio con il quale la Martire tentò di difendersi dal suo aggressore.
info su www.valmivola.com